RACCONTO EROTICO: UN COLLOQUIO DI LAVORO INASPETTATO...

Dopo un colloquio di lavoro andato male vengo contattata da uno studio di consulenza per fissarne uno per il venerdì della stessa settimana. Considerato il precedente, passo tutti i giorni della settimana in ansia, nervosa…avevo accumulato molto stress. Arriva il fatidico venerdì, cerco di mettere da parte le mie insicurezze ed inizio a prepararmi. Dopo una rilassantissima doccia calda, inizio a spalmare sul corpo liscio, appena depilato, il mio solito olio profumato, mi trucco leggermente il viso, solo con un po’ di fondotinta e mascara e decido di indossare però un rossetto rosso accesso, così per darmi un tono. Passo ai vestiti, intimo chiaro in pizzo, gonna nera attillata e camicetta bianca lasciata un po’ sbottonata, indosso dei tacchi neri ed un foulard a fantasia stretto al collo.

Scendo da casa, prendo la macchina e arrivo davanti al palazzo, posteggio e chiedo informazioni al portiere. Mi sentivo strana quella mattina, dei brividi assalivano la mia schiena, stavo provando delle sensazioni nuove, mi sentivo particolarmente eccitata… Arrivo, salgo al settimo piano. L’ufficio era bellissimo, c’era un profumo nell’aria inebriante e i dipendenti erano alla moda e sofisticati. Vedo in lontananza un uomo, molto sexy, capelli perfetti, labbra carnose, moro, alto e muscoloso… che dire… quel formicolio che sentivo sul mio corpo stava diventando più intenso. Ho sperato che non fosse lui il datore di lavoro con cui avrei avuto a che fare nella prossima ora. Mi sbagliavo, una segretaria gentile mi fa strada e mi conduce all’interno di una sala riunioni molto elegante in cui non c’era nessuno.

Rimango sola per un po’ di tempo, sentivo la voce virile e calda di un uomo in lontananza e un profumo molto eccitante… avverto delle pulsazioni tra le mie cosce, i brividi sulla schiena e una vampata di calore mi assale, poi entra proprio lui in sala riunioni e mi porge la mano per salutarmi. In quell’esatto momento sento di essere diventata tutta rossa, inizia a parlarmi del lavoro che avrei dovuto svolgere, ma il suo sguardo era profondo, mi guardava in modo ammiccante e si toccava spesso senza farmene accorgere. Io lo vedevo e avrei voluto farlo anch’io su di me…

Il colloquio stava procedendo bene, anzi forse troppo… quasi verso la fine si alza, va verso la porta e la chiude a chiave, in quel momento avevo già capito tutto ma non ho fatto nulla per tirarmi indietro… non vedevo l’ora che mi toccasse con le sue mani grandi e forti… quando mi ha presa da dietro io ero già tutta eccitata… ha iniziato a baciarmi lungo il collo e toccarmi con voglia sussurrandomi all’orecchio che…